Come diventare un Au Pair in Norvegia: la storia di Jonalyn

Ciao a tutti!

Volevo condividere la mia esperienza come ragazza alla pari. Inizialmente mi sono iscritta a questo sito e da subito ho ricevuto un messaggio da una famiglia ospitante. Abbiamo continuato parlare, fino a che mi sono trasferita da loro in Norvegia. Sono arrivata nel dicembre del 2017, quindi sono qui da poco più di un anno.
Essendo un Au Pair, vivevo con la mia famiglia ospitante, che è composta dal papà e da suo figlio di 8 anni, Alex. Mi sono venuti a prendere all’aeroporto e mi sono accorta da subito di quanto dolce fosse il bambino. La mia famiglia è molto gentile e il papà mi aiuta sempre come se fosse mio padre; mi sento come se fossi nella mia famiglia. Il papà si fida di me: viaggia spesso quindi io rimango a casa con il bambino. Tratto Alex come se fosse mio fratello, mio figlio o un mio amico. Ho vissuto in quella casa con libertà e felicità e posso dire che mi sentivo come se fossi a casa mia. Il bambino voleva che rimanessi per sempre, non riusciva a dormire senza un bacio e un abbraccio da me. Giocavamo sempre insieme, lo aiutavo a fare i compiti, e ora la mia esperienza di Au Pair sta finendo.

La mia famiglia ospitante è stata molto di supporto quando mi sono sposata e sono venuti al matrimonio. Alex piangeva perché era triste che me ne andassi, non voleva perdermi perché l’ho sempre trattato bene ed era felice con me.

Cercando una famiglia su AuPair.com troverete sicuramente una famiglia ospitante che vi accoglierà a braccia aperte. Alle persone che desiderano diventare ragazze alla pari, ricordatevi sempre: se trattate bene la vostra famiglia ospitante, anche loro vi tratteranno bene e non vorranno perdervi.
Questo dicembre ho finito la mia esperienza come Au Pair e ho trovato mio marito. Dico sempre alla mia famiglia ospitante di rimanere in contatto e che ci sarò ogni volta che avranno bisogno di me.