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Au Pair a Parigi, la mia esperienza in Francia

Di Benedicta il Jun 17, 2020
Au Pair a Parigi, la mia esperienza in Francia
Ciao a tutti,
 
Mi chiamo Benedicta, ho 20 anni e vengo da Monaco. Ho avuto l’onore di trascorrere questi ultimi mesi nella periferia di Parigi e non potevo desiderare una Famiglia ospitante migliore. Mi hanno integrato a partire dal primo giorno e sono stata anche molto fortunata perché i due bimbi, di 6 e 11 anni mi hanno accolto velocemente.
 
Ho scelto Parigi perché mi sono innamorata della città la prima volta che ci ho messo piede per uno scambio culturale nel 2016. Sognavo di tornarci e di trascorrervi un periodo più lungo.
 
Il mio soggiorno Au Pair è cominciato i primi di marzo, poco prima del caos pandemico. Durante il lockdown, il mio compito principale era quello di far studiare i bambini a casa e spesso non è stato facile, soprattutto quando devi mantenere alto l’umore e la motivazione durante questi giorni difficili.
 
I bimbi ricevevano i loro compiti dalla scuola tedesca a inizio settimana, tramite una piattaforma chiamata “Padlet” e insieme cercavamo di completarli tutti entro il venerdì. Spesso avevano anche lezione via Zoom. È stato molto interessante vedere come i ragazzi migliorino le loro competenze digitali di giorno in giorno.
 
Anche se in famiglia parlavamo inglese e tedesco, ho potuto migliorare il mio francese tramite un corso di lingua online. Ovviamente durante il Coronavirus le scuole sono rimaste chiuse a Parigi, perciò questa è stata un’ottima alternativa dato che si poteva parlare a gruppi di 5 con un madrelingua francese.
 
Agli inizi di giugno la città è tornata a vivere e sono riusciuta a scoprire Parigi, i suoi bar, parchi e café, insieme ai miei amici del programma di scambio di qualche anno fa.
Sono grata di questa esperienza e la consiglio assolutamente a chi non ha paura di provare una nuova esperienza e uscire dalla propria comfort zone!

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