Partire per l’estero, che sia per qualche mese o per un anno, è sempre molto stressante. Si parte verso
l’ignoto e la prima preoccupazione è sempre quella di non riuscire ad adattarsi al nuovo paese e alla sua cultura. Come se non bastasse, l’attuale crisi sanitaria causata dal
Coronavirus sta complicando le cose ancora di più. Il mondo è in uno stato di incertezza, così come lo sono i nostri piani e progetti per il futuro. In questo articolo voglio condividere con voi i miei dubbi prima della mia
partenza per l’estero in questi tempi così incerti.
Non riuscire a partire quando programmato
Data la pandemia mondiale, la prima domanda che mi faccio è: potrò partire per gli
Stati Uniti? Nel mio scorso
articolo sul diventare Au Pair negli USA, ho raccontato della mia prossima esperienza come Au Pair in estate. Purtroppo non so se riuscirò a partire il giorno prestabilito e molte Au Pair sono nella mia stessa situazione. I confini sono chiusi, le ambasciate non fissano più appuntamenti per il
visto e nessuno sa cosa accadrà nelle prossime settimane. Cerco di leggere le notizie tutti i giorni per tenermi aggiornata, parlo continuamente con la
Famiglia Ospitante ma, soprattutto,
rimango positiva! D’altronde, se non riuscirò a partire ad agosto, potrò sempre posticipare la partenza in autunno. I programmi verranno modificati, rimandati ma non cancellati! Una volta che la crisi sarà finita, ci sarà tutto il tempo per organizzarsi.
Non riuscire a fare amicizia
Quando parti per un’esperienza alla pari sei da solo, senza la tua famiglia o i tuoi amici,
l’avventura inizia in solitudine ma ciò non significa che sarà solitaria tutto il tempo, al contrario! La
Famiglia Ospitante sarà lì per supportarti e per aiutarti a scoprire il loro paese. E non solo! Avrai molti nuovi amici, sia del paese ospitante che provenienti da ogni parte del mondo! Comunque non è sempre tutto rose e fiori e uno dei dubbi che più mi assilla è il non essere in grado di
fare amicizia e di
sentirmi sola all’estero. Sto già cercando qualche
gruppo facebook o su altri social per connettermi con altre Au Pair e ottenere qualche consiglio.
L’agenzia mi ha anche fornito una lista delle ragazze alla pari che vivono in città: è una bella opportunità per contattarle e magari anche per diventare amiche!
Non essere in grado di gestire la paghetta
Essere Au Pair non è un lavoro, dato che non si riceve uno
stipendio ma una
paghetta, insieme a vitto e alloggio. Perciò è fondamentale
risparmiare per poter organizzare viaggi e attività durante il soggiorno alla pari. Ecco perché uno dei miei dubbi è quello di non riuscire a
gestire la mia paghetta e di non avere abbastanza soldi per fare una gita o partecipare a qualche attività interessante. Dopo qualche
ricerca sul tema, ho deciso che appunterò ogni settimana le mie spese e le mie entrate. Una buona idea è anche quella di aprire un altro
conto in banca dedicato al denaro per i viaggi!
L’ostacolo della lingua straniera
Uno dei motivi per cui si decide di andare all’estero è quello di migliorare le proprie
competenze linguistiche della lingua del paese di riferimento. Sia che si abbia già un buon livello o che si conoscano solo le basi, essersi immersi nel contesto della lingua straniera ogni giorno può essere stressante. Può anche spaventare il fatto di
non riuscire ad esprimersi o a fare amicizia con i locali, a causa della barriera linguistica. Per affrontare questo problema, sto cercando di fare più pratica possibile prima della partenza: guardo film e serie tv in lingua originale, leggo e parlo con madrelingua sui social. Una volta arrivata lì - come avviene in molti altri paesi - potrò iniziare il
corso di lingua che mi aiuterà sicuramente a fare progressi.
La nostalgia di casa
La
nostalgia di casa è un sentimento inevitabile quando si vive all’estero.
Manca tutto: il cibo, la famiglia, gli amici, il paese natale. La soluzione per imparare a convivere con la nostalgia è stare con gli amici, uscire, viaggiare e parlare con la Famiglia Ospitante! Rimanere in contatto con parenti e amici tramite
videochiamata è un buon modo per evitare di sentirne eccessivamente la mancanza. è importante condividere le proprie insicurezze con i nostri cari e affrontare l’esperienza Au Pair con gioia e curiosità!
Difficoltà nell’adattarsi alle abitudini della Famiglia Ospitante
Una delle cose più difficili dell’esperienza Au Pair è quella di adattarsi alle regole e alle abitudini della Famiglia Ospitante. Dato che si è chiamati a convivere con la famiglia per diversi mesi, è necessario
adattarsi al loro stile di vita. Lo
shock culturale può essere forte e la cosa migliore da fare per superarlo è parlarne con la Famiglia Ospitante. Fin dall’inizio dell’esperienza, ancora prima dell’arrivo, è fondamentale creare un rapporto con loro,
chiarire i vari aspetti del soggiorno e comunicare!
Avere dei dubbi prima di partire per l’estero è assolutamente normale e sarai sicuramente fiera di te una volta che li avrai superati! La situazione attuale ci può rendere più ansiosi del dovuto, perciò
non esitare a condividere il tuo stato d’animo e scrivici nei commenti! Siamo tutti sulla stessa barca! Dà un’occhiata al
nostro articolo sul Coronavirus con tutti gli aggiornamenti sulle misure intraprese dai vari paesi. Potresti trovare informazioni utili che ti aiuteranno a far chiarezza sulla situazione.
Un abbraccio