Report visti 2020 di AuPair.com

Di Julia
Il report visti di AuPair.com - Trova qui tutte le informazioni
Sappiamo che il programma Au Pair al momento non è una priorità nel mezzo della crisi causata dal Coronavirus. Tuttavia, in questo articolo troverete tutto quello che c'è da sapere sulla situazione attuale circa il processo di domanda per ottenere il visto. 
 
Noi di AuPair.com mettiamo a disposizione ai nostri utenti i profili di migliaia di Famiglie Ospitanti e candidati Au Pair provenienti da tutto il mondo. Non importa se stai cercando un Au Pair di lingua ebraica o una famiglia ospitante sull'Isola di Man: la nostra piattaforma ha qualcosa per tutti. Il processo di matching non è di per sé il problema per la maggior parte degli utenti: ottenere un visto è la parte più difficile del processo di ricerca di un Au Pair. Inoltre, la situazione dei visti nei vari Paesi è talmente diversa che è molto difficile averne un’idea generale. Per questo motivo AuPair.com ha deciso di creare il Report visti 2020! Questo report dovrebbe aiutarvi ad avere una visione d'insieme più o meno esaustiva su:
Per raccogliere i dati abbiamo fatto riferimento a informazioni provenienti da diverse fonti: in primo luogo, abbiamo fatto le nostre ricerche sui siti web delle ambasciate. Il nostro obiettivo era quello di riassumere le informazioni più importanti riguardo i paesi di destinazione più popolari. Inoltre, abbiamo chiesto direttamente a più di 15.000 candidati Au Pair della nostra piattaforma se hanno mai avuto esperienza con l'ambasciata e, in caso contrario, se hanno dei conoscenti che l'hanno avuta. Il risultato è stato sbalorditivo: abbiamo ricevuto quasi 1.500 risposte da Au Pair di oltre 70 paesi, tutti desiderosi di aiutarci a raccogliere informazioni sui visti dei loro paesi di origine. In questo articolo condivideremo con voi ciò che abbiamo scoperto e vi forniremo consigli sia sulla base della nostra esperienza che su quella dei nostri candidati. A questo punto vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo sondaggio per aiutare gli altri candidati e le Famiglie Ospitanti! 

I diversi tipi di Au Pair

Quando parliamo del visto, si possono distinguere tre diversi tipi di Au Pair:

Au Pair che non hanno bisogno di un visto

Non tutti gli Au Pair hanno bisogno di un visto. Infatti, se siete una Famiglia Ospitante che vive all'interno dei confini dell'Unione Europea e volete ospitare un Au Pair proveniente da un altro paese dell'UE, non avete bisogno di richiedere alcun visto. Lo stesso vale per altri paesi che sono aperti ad altre nazionalità. Quindi, il primo passo sarà scoprire se il candidato ha bisogno o meno di un visto. Il modo più conveniente per farlo è utilizzare il nostro strumento per i visti, che è stato progettato proprio per questo scopo. Potete scoprire se il candidato dovrà richiederne uno e sì, per quale. 

Au Pair che devono richiedere il visto

Ospitare un Au Pair proveniente da un paese extracomunitario sembra all'inizio un deterrente. Perché dedicare così tanto tempo e impegno, se si può ospitare un Au Pair che non ha bisogno di un visto? Beh, ci sono un sacco di ottime ragioni per ospitare un Au Pair, indipendentemente dalla sua nazionalità. In primo luogo, la personalità è la chiave. Il non aver bisogno di un visto non significa necessariamente che l’Au Pair sia un buon candidato. Ricordate anche che molti Au Pair dell'UE non devono necessariamente rimanere per 12 mesi nella famiglia ospitante. Questo è ottimo per le famiglie che sono alla ricerca di un Au Pair per i 2-3 mesi estivi. La maggior parte delle famiglie ospitanti, però, è alla ricerca di continuità e sono felici quando l'Au Pair è disposto a rimanere per tutti i 12-24 mesi. Nota: più il candidato si impegna, più è probabile che si trattenga a lungo. 

Au Pair che hanno già il visto

C'è anche una terza opzione che non tutte le famiglie ospitanti conoscono: possono ospitare un Au Pair che vuole cambiare famiglia e che vive già nel paese della famiglia ospitante. In questo modo si può evitare la richiesta del visto, in quanto l'Au Pair ha già un permesso di soggiorno e si può incontrare il candidato di persona, il che è vantaggioso per entrambe le parti. Tuttavia, c'è anche un aspetto negativo di questa opzione: questi Au Pair non possono rimanere per l'intero periodo di tempo, poiché hanno già trascorso un certo periodo con la prima famiglia. Volete sapere come trovare questi candidati su AuPair.com? Basta andare sui criteri di ricerca e cambiare l'opzione "Il candidato vive attualmente in..." con il proprio paese. Poi vedrete tutti gli Au Pair che già vivono vicino a voi. 

Come scoprire di quale visto ha bisogno l'Au Pair

Come già specificato, i nostri utenti possono sempre utilizzare la nostra opzione-visti per trovare maggiori informazioni sul tipo di visto di cui il candidato avrà bisogno. Nelle pagine specifiche sul programma troverete dettagli maggiormente specifici. Qui vi spieghiamo passo dopo passo cosa si deve fare per richiedere il visto. Purtroppo, a volte vediamo che gli utenti non leggono queste informazioni, il che può portare a diversi problemi. Un candidato, per esempio, ci ha detto di voler entrare a far parte di una famiglia indiana in Germania. Tuttavia, l'ambasciata tedesca ha respinto la sua domanda perché nessuno in famiglia aveva la nazionalità tedesca, il che è fondamentale per l'approvazione. Ci rendiamo conto che ospitare un Au Pair e trovare una famiglia ospitante è un passo importante e che ci sono tonnellate di articoli da leggere. Vi raccomandiamo comunque di leggere le nostre informazioni sui visti per il paese che vi interessa o di contattare subito l'ambasciata del paese di destinazione. In questo modo, è possibile evitare possibili rifiuti e risparmiare tempo e denaro. 

Motivi possibili per cui un visto può essere negato 

Molti visti vengono respinti spesso per ragioni che possono sembrare ovvie: documenti mancanti, limite di età non rispettato o documenti non consegnati in tempo. Tutti questi errori sono umani, ma possono essere evitati leggendo attentamente le informazioni sul sito web dell'ambasciata o chiamando l'ambasciata prima di inoltrare la domanda. 
 
Ci sono, però, ulteriori motivi per cui un visto può essere respinto che sono difficili da capire. Per farvi un esempio, abbiamo avuto un caso in cui una ragazza marocchina ha richiesto un visto Au Pair per entrare a far parte di una famiglia tedesca. L'Au Pair era una studentessa alla ricerca di un'opportunità per migliorare le sue competenze linguistiche prima di laurearsi e trovare un lavoro in Marocco. Eppure, la sua domanda è stata respinta. L'ambasciata ha spiegato nella lettera di rifiuto che l'Au Pair non aveva forti legami con il suo paese e che dubitava che sarebbe tornata a casa dopo il soggiorno, nonostante fosse iscritta a un corso universitario e avesse una famiglia lì. Capiamo che casi come questi sono frustranti sia per le famiglie ospitanti che per i candidati. Per darvi una migliore visione d'insieme sui potenziali motivi di rifiuto, abbiamo raccolto tutto in una lista:

1. Documenti mancanti, fascicolo non completo

Se i candidati consegnano solo alcuni dei documenti richiesti, la domanda di visto sarà rifiutata. Nella maggior parte dei casi, l'ambasciata non chiederà di fornire tali documenti in un secondo momento, quindi assicuratevi di avere tutto. Sia il candidato che la famiglia ospitante dovrebbero occuparsi di questa fase. Ad esempio, le famiglie ospitanti tedesche ricevono spesso una lettera dalla Bundesagentur für Arbeit, ossia dall'agenzia nazionale per il lavoro, che chiede informazioni dettagliate sulla loro famiglia. Se la famiglia non risponde o risponde troppo tardi, non c'è alcuna possibilità di concedere il visto all’interessato. I candidati Au Pair dovrebbero cercare di raccogliere tutti i documenti prima di fare domanda per il visto, che sia un passaporto (valido per tutta la durata del soggiorno), un certificato di nascita o un diploma scolastico. In alcuni casi è anche consigliabile aggiungere una copia del certificato di residenza della famiglia ospitante e una copia della carta d'identità di un membro di questa.

2. Documenti falsi

Non solo si dovrebbe consegnare ogni documento richiesto, ma anche assicurarsi che i documenti forniti non siano falsi. È vero che in alcuni paesi del mondo non si riceve alcun certificato di nascita. Può anche accadere che documenti importanti vadano persi a causa di circostanze straordinarie. Tuttavia, pagare per la falsificazione dei documenti non è legale! L'ambasciata molto probabilmente riconoscerà i documenti falsi e non si avrà mai la possibilità di ottenere un visto. Anche se ci vuole tempo e denaro, vale la pena richiedere un passaporto. Assicuratevi anche che il passaporto non sia danneggiato. 

3. Informazioni false e consegna dei documenti in ritardo

Non importa quale sia il motivo, evitare sempre di fare una dichiarazione falsa è d’obbligo. Il candidato deve essere sincero sui suoi progetti e, soprattutto, le informazioni scritte sui documenti devono essere corrette. Un candidato ha menzionato un caso in cui qualcuno è stato respinto dall'ambasciata perché la data di inizio del contratto Au Pair era già passata da due mesi. Sappiamo che può essere difficile fissare un appuntamento, ma la famiglia ospitante deve assicurarsi che la data di inizio sia in linea con i piani del candidato. Inoltre, ogni volta che c'è una scadenza fissata dall'ambasciata, rispettatela! 

4. Lettera motivazionale non convincente

Il contenuto della lettera motivazionale è decisivo. Questa lettera è la base dell'approvazione o del rifiuto e deve convincere il personale dell'ambasciata a darvi una possibilità. L'ambasciata richiede una lettera molto concreta e una spiegazione soddisfacente dello scopo del soggiorno. Inoltre, se il richiedente menziona come motivazione del soggiorno la volontà di rimanere nel paese di destinazione, il rifiuto è quasi scontato.

5. Mancanza di conoscenze linguistiche

Alcuni paesi richiedono ai candidati di possedere già delle competenze linguistiche prima di presentare la propria candidatura. È facile scoprire quali sono i requisiti richiesti - basta dare un'occhiata al nostro sito web. A volte riceviamo richieste in cui le persone ci chiedono se va bene se parlano la lingua ma non possono dimostrarlo con un certificato. Vogliamo sottolineare che in questo caso non c'è assolutamente alcuna possibilità di ottenere il visto. Ogni volta che l'ambasciata richiede di dimostrare le competenze linguistiche, il candidato deve essere in grado di dimostrarle con un certificato ufficiale. 

6. Arrivare in ritardo al colloquio o non presentarsi

Il colloquio all'ambasciata è il cuore di ogni richiesta di visto. Nonostante sia una parte cruciale, alcuni richiedenti non si presentano o arrivano in ritardo. Per l'ambasciata si tratta di un comportamento non accettabile che viene sanzionato con una lettera di rifiuto.

7. Non superare il colloquio

Comprendiamo perfettamente che tutti i candidati sono molto nervosi per l'appuntamento del colloquio e per l'ambasciata. La situazione è snervante perché il candidato sa che tutto dipende da questo momento. L'ambasciata si aspetta che il candidato parli delle sue vere motivazioni per diventare un Au Pair e farà domande private e anche intime. È comprensibile che si possa rispondere alla domanda con un tocco di insicurezza. Tuttavia, l'ambasciata baserà la sua decisione sul comportamento del richiedente. I candidati devono sempre prepararsi al colloquio. Tuttavia, anche le famiglie ospitanti dovrebbero cercare potenziali domande e magari mettere in pratica la situazione con l'Au Pair tramite videochiamata. 

8. Non avere abbastanza risparmi

Gli Au Pair sono giovani che hanno appena finito la scuola o l'università. È improbabile che abbiano già avuto il tempo di mettere da parte dei risparmi. Tuttavia, in alcuni paesi (come il Regno Unito e la Francia) questo è uno dei requisiti per i candidati. L'ambasciata vuole assicurarsi che la persona in questione abbia i mezzi necessari per sopravvivere da sola se qualcosa va storto durante il soggiorno. Inoltre, è un modo di prevenire l'emigrazione per motivi economici. L'ambasciata chiede gli estratti conto bancari e può anche controllare il flusso di denaro sul conto. È anche probabile che al richiedente venga chiesta la sua situazione economica, il reddito netto, anche quello dei genitori durante il colloquio. Quando decide di trascorrere un anno come Au Pair il richiedente deve assicurarsi di avere un saldo sufficiente sul conto bancario. 

9. Situazione politica instabile nel paese d'origine del candidato

Naturalmente le diverse situazioni politiche nel paese d'origine del candidato non dipendono da lui. Il candidato potrebbe diventare un fantastico Au Pair, ma le possibilità di avere un visto approvato sono molto basse. Purtroppo, le ambasciate potrebbero essere chiuse in caso di instabilità politica o, se le relazioni diplomatiche tra i paesi sono danneggiate, l'approvazione del visto è improbabile. Anche se spesso non è impossibile ricevere un visto, sarà più difficile per le persone che vivono in aree problematiche. 

10. Nessuna presunta volontà di tornare a casa

La motivazione che spinge i giovani a diventare un Au Pair è diversa da individuo a individuo. Sappiamo che alcuni candidati sognano di diventare Au Pair e di trovare un lavoro nel paese ospitante. Di fronte alla mancanza di personale qualificato in molti paesi, è una buona idea essere flessibili e aperti alle opportunità. Ciononostante, le ambasciate hanno una prospettiva diversa al riguardo. Se i richiedenti non riescono a convincere gli impiegati dell’ambasciata della loro disponibilità a tornare a casa dopo il soggiorno, non otterranno il visto. Infatti, alcuni Au Pair hanno già soggiornato nel paese ospitante in passato, rendendo difficile per i futuri candidati convincere il personale dell'ambasciata. Inoltre, un motivo per negare il visto è se il personale dell'ambasciata non vede come il soggiorno alla pari aiuterà il candidato a realizzare i suoi progetti futuri. Per molti candidati è molto difficile trovare una buona prova di qualcosa che li leghi al loro paese, sia che si tratti di un lavoro, di una laurea o della famiglia. Anche se la hanno fatto,essere difficile per loro dimostrarlo.

11. Non soddisfare i requisiti

Ogni famiglia ospitante e ogni candidato deve leggere attentamente i requisiti per le famiglie ospitanti e i requisiti per il visto per il paese di destinazione. Entrambe le parti dovrebbero assicurarsi di essere idonei a partecipare al programma. Oltre a leggere le nostre informazioni su questo argomento devono sia controllare il sito web dell'ambasciata che leggere ogni informazione che l'ambasciata offre e rispettare le regole. Durante il nostro sondaggio, abbiamo sentito parlare di molte storie tristi che avrebbero potuto essere facilmente evitate:
  • In alcuni paesi, come la Germania, almeno un genitore deve avere la cittadinanza tedesca per ospitare un Au Pair. In caso contrario, il visto non sarà concesso e non ci sono eccezioni a questa regola. 
  • La famiglia ospitante deve avere figli, altrimenti il visto Au Pair non sarà approvato. Per saperne di più sui requisiti degli altri programmi clicca qui. 
  • La famiglia ospitante deve attenersi alle regole della paghetta. In alcuni paesi ci sono linee guida ufficiali quando si tratta di stipendio e quando è troppo basso o estremamente alto, l'ambasciata rifiuterà il visto. 
  • Entrambe le parti devono assicurarsi di avere i requisiti per partecipare: i candidati provenienti dall'America Latina, ad esempio, non possono partecipare al programma in Spagna, poiché questo non è considerato uno scambio linguistico-culturale. Lo stesso vale per gli Au Pair che vogliono andare in Svizzera. Teoricamente, il candidato non dovrebbe andare nel cantone in cui si parla la sua lingua madre. 
  • Il candidato deve rispettare il limite di età. Anche se il programma Au Pair è per persone fino a 30 anni nella maggior parte dei paesi ci sono eccezioni come gli Stati Uniti o la Germania dove il limite è di 26 anni. Leggete qual è il limite d'età prima di fare domanda. 

12. Non essere informati sulla procedura di ottenimento del visto

Noi di AuPair.com cerchiamo di informare i nostri utenti nel miglior modo possibile. Per questo motivo consigliamo vivamente di leggere le informazioni che forniamo sui requisiti per il visto nei diversi paesi. Tuttavia, sembra che ci siano candidati e famiglie ospitanti che non sono pienamente consapevoli della procedura. Negli Stati Uniti, ad esempio, il candidato può trovare una famiglia ospitante con AuPair.com ma deve passare attraverso un'agenzia full-service per l'organizzazione e il visto. Inoltre, alcuni degli interessati pensano che siamo noi o la famiglia che prepara i documenti per il visto. Questo non è corretto. In quasi tutti i casi, il candidato stesso deve prendere un appuntamento all'ambasciata e richiedere il visto. Inoltre, un visto turistico non è una scelta adeguata per un soggiorno alla pari, poiché in questo modo non sarà possibile guadagnare legalmente. Se un visto Au Pair non può essere rilasciato, un visto per studenti, un visto per vacanze-lavoro o un permesso di lavoro sono alternative adeguate a seconda della situazione. 

13. Eventi eccezionali e imprevisti

La diffusione del Coronavirus ha creato il caos in molte ambasciate e per molte famiglie ospitanti e candidati. In questo articolo spieghiamo e aggiorniamo i nostri utenti sulla situazione attuale e sugli effetti del virus sul programma Au Pair. Ma non solo un virus può causare fermate o ritardi nel rilascio dei visti: anche i disastri naturali, come i terremoti, o le tensioni politiche e le guerre influenzano le richieste di visto. 

Come migliorare le possibilità di approvazione

Ora che abbiamo trattato le potenziali ragioni del rifiuto del visto, vogliamo fornirvi consigli utili per migliorare le possibilità di ottenere l'approvazione del visto. Si prega di notare che questa è solo una panoramica generale. Di seguito sono riportate informazioni specifiche per ogni paese. 
  • Utilizzate l’opzione visto, disponibile sul nostro sito, per un primo orientamento
  • Leggete le nostre informazioni sui visti per i diversi programmi
  • Controllate il sito web dell'ambasciata e assicuratevi di avere una lista con tutti i documenti necessari
  • Leggere questa lista più e più volte prima di consegnare il dossier all'ambasciata
  • Comunicare con la famiglia e assicurarsi che entrambe le parti comprendano completamente il processo
  • Controllate di nuovo i requisiti: tutte le date, i nomi e la località sono corretti? L'ambasciata richiede la versione originale dei certificati o una copia? C'è una scadenza? E il limite di età e il certificato di lingua?
  • Preparate una lettera motivazionale e rileggetela più volte (sia il candidato che la famiglia ospitante dovrebbero farlo) e siate molto precisi e chiari sulle vostre motivazioni.
  • Non menzionare che il candidato vuole rimanere nel paese di destinazione 
  • Il richiedente deve prepararsi per il colloquio all'ambasciata, vestirsi bene e fare una buona impressione. C'è molto materiale disponibile, ad esempio questa guida per il visto Schengen, che può aiutare a formulare delle buone risposte. Entrambe le parti dovrebbero esercitarsi reciprocamente per il colloquio. Si noti che il colloquio si terrà molto probabilmente nella lingua del paese ospitante. Preparatevi anche a questo.
  • Dimostrate che il richiedente ha legami con il paese d'origine (contratto di lavoro per un lavoro dopo il soggiorno, iscrizione a un corso di laurea, famiglia). Sappiamo che questa parte è spesso la più difficile e che anche chi è iscritto a un corso di laurea nel proprio Paese d'origine a volte non ottiene il visto. Cercate comunque di fornire all'ambasciata tutte le prove disponibili, nonché una fedina penale pulita o una lettera di buona condotta.
  • A proposito, avete controllato i requisiti? Leggeteli qui.
E le persone che vivono in paesi instabili o in zone di guerra? Cosa succede se una catastrofe naturale colpisce il paese? Le persone che lavorano all'ambasciata hanno una missione basata sull'obiettivo del governo. Capiamo che devono fare il loro lavoro e che può essere difficile giudicare un individuo sulla base di una lettera e di un colloquio. Tuttavia, a volte sentiamo parlare di famiglie ospitanti e candidati che non riescono a capire la decisione dell'ambasciata: il dossier è completo, le competenze linguistiche sono buone, le risposte durante il colloquio sono state sincere e oneste - ma l'ambasciata rifiuta il visto. In questo caso ha senso rivedere i requisiti, leggere il motivo del rifiuto e, in caso di dubbio, scrivere una lettera di ricorso. La famiglia ospitante potrebbe anche contattare l'ambasciata per dimostrare il proprio sostegno.

Informazioni specifiche per ogni paese

Qui di seguito abbiamo diviso le informazioni per i paesi di destinazione più popolari (il paese della famiglia ospitante) e i paesi mittenti più comuni (il paese del candidato). Le informazioni nella prima sezione si basano principalmente sulle dichiarazioni ufficiali dell'ambasciata, mentre la seconda sezione darà un'idea delle esperienze dei nostri candidati. 

Paesi di destinazione

Le famiglie ospitanti e i candidati Au Pair dovrebbero visitare il sito web dell'ambasciata nel paese d'origine del candidato per saperne di più sulla procedura. Per esempio, un candidato filippino che vuole andare in Danimarca deve controllare l'ambasciata danese nelle Filippine. Per darvi informazioni più approfondite, abbiamo raccolto le informazioni più importanti in questa sezione. Quando disponibili, abbiamo anche aggiunto statistiche e tabelle che mostrano quanti visti sono stati approvati in un certo periodo e da quali paesi. Purtroppo questi dati non sono pubblici per tutte le ambasciate. Tuttavia, potete contattare direttamente l'autorità e chiedere maggiori informazioni.

Australia

Austria

Belgio 

Canada 

Danimarca 

Finlandia 

Francia

Germania

Irlanda

Italia 

Lussemburgo

Nuova Zelanda 

Norvegia 

Regno Unito  

Spagna 

Svezia 

Svizzera

USA

Paesi di provenienza Au Pair

Oltre alle informazioni ufficiali del sito web dell'ambasciata, è spesso utile chiedere direttamente alle persone quali sono state le loro esperienze a riguardo. Questo è quello che abbiamo fatto: le seguenti informazioni si basano sulle dichiarazioni di circa 1.500 risposte provenienti da 70 Paesi. Esse indicano quali sono i Paesi di destinazione che rappresentano una scelta migliore e dove è difficile ricevere un visto. Vogliamo ringraziare tutti i candidati che hanno partecipato al sondaggio per mostrare la situazione attuale dei visti nei loro Paesi di origine. Abbiamo notato ancora una volta quanto sia grande la nostra comunità e quanto i nostri utenti siano desiderosi di aiutarsi a vicenda. Tuttavia, dobbiamo specificare che non possiamo verificare l’accuratezza delle informazioni ricevute. Abbiamo anche indicato su quante risposte si basa il nostro riassunto. 

1. Algeria - più di 140 risposte

La maggior parte dei candidati algerini ci ha detto che l'ambasciata è molto selettiva al momento perché "c'è un eccesso di domande e forse il numero di visti da rilasciare è limitato". Inoltre, molti candidati hanno sottolineato che il motivo del rifiuto del visto spesso non è chiaro, come ci ha riferito questo candidato: "
Fare domanda di visto è diventato molto difficile [...] e il motivo è sconosciuto". Un candidato ha detto che "ci sono stati diversi movimenti per cercare di cambiarlo perché a volte danno rifiuti senza motivo o giustificazione". E un altro ha dichiarato: "Il mio tasso di rifiuto del visto è molto alto. Ho richiesto un visto francese tre volte. Tutto è stato rifiutato e l'intera pratica è corretta. Non conosco il motivo del rifiuto" e anche: "Ho richiesto il visto tre volte, ma purtroppo ogni volta la domanda è stata respinta, non so perché, ma la mia pratica è completa, non manca nessun documento, inoltre ho un diploma europeo rilasciato dal PGSM di Parigi, l'Ecole Supérieure de Commerce de Paris le Pôle ESG". Un candidato ha detto: "Vorrei sottolineare che questo problema è si è manifestato più che altro nell'ultimo periodo". Un altro punto che hanno menzionato è che le candidate donne hanno maggiori possibilità, a quanto pare. Anche se i ragazzi possono ufficialmente partecipare al programma, l'ambasciata preferisce una candidatura femminile. Il paese di destinazione più popolare per i candidati algerini è la Francia, soprattutto per la lingua che i paesi condividono. Molti candidati ci hanno detto di essere stati accettati in Francia mentre altri sono stati rifiutati. La Francia e la Spagna sono due paesi noti per l'elevata domanda e quindi per l'alto tasso di rifiuto. La Germania è un altro paese popolare e la maggior parte dei candidati ha detto che non è troppo difficile ottenere un visto per la Germania. Ecco le dichiarazioni per gli altri Paesi: "Quello che riguarda il Regno Unito e il Canada tutto dipende dalla situazione della persona, ma per quanto ne so in Canada, per esempio, molte persone hanno avuto il visto". La Turchia sembra essere un altro paese in cui i candidati possono facilmente recarsi. Altri richiedenti hanno menzionato Australia, Cina, Spagna, Italia e Russia come potenziali paesi target in cui sono stati approvati i visti e "la situazione dei visti nel mio paese è favorevole per alcuni paesi dell'Unione Europea, Spagna e Olanda, Lussemburgo, Italia, Belgio". In generale, la maggior parte dei candidati aveva un atteggiamento piuttosto ottimista nei confronti della situazione dei visti, come dimostra questa dichiarazione: "Se sei nel posto giusto, se hai pagato le tasse qui, hai la fedina penale vuota, tutto va bene".  Un altro ha detto: "Prendiamo il visto in meno di un mese, un periodo di venti giorni". Tuttavia qualcuno ha riferito: "In Algeria, se rifiutano una domanda di visto la prima volta, la rifiuteranno ad ogni domanda, se la stessa persona fa domanda per lo stesso motivo, quindi per gli Au Pair, dovrebbero cambiare la loro famiglia ospitante".

2. Azerbaigian - meno di 10 risposte

Anche se non abbiamo molte dichiarazioni per l'Azerbaigian, possiamo riassumere che uno dei candidati non ha finora ricevuto alcun rifiuto e ha menzionato paesi dove sono stati approvati i visti: Emirati Arabi Uniti, la Svezia, la Repubblica Ceca e la Turchia. 

3. Bahrain - meno di 10 risposte

Un candidato del Bahrain ci ha detto che al momento i candidati non possono fare domanda per il Canada perché non c'è un'ambasciata canadese nel Paese. Le persone interessate ad un soggiorno in Canada devono recarsi a Dubai per ottenere il visto. Purtroppo non abbiamo informazioni valide per gli altri Paesi. 

4. Barbados - meno di 10 risposte

L'unica persona che ci ha contattato dalle Barbados ha detto che non ha problemi a rilasciare un visto e che ne ha ottenuto uno in passato.

5. Benin - più di 10 risposte

Secondo le risposte che abbiamo ricevuto la situazione dei visti per le persone che fanno domanda per la Germania sembra essere buona: "Ho molti amici in Germania che sono del mio Paese. Mi hanno detto che in passato si poteva ottenere il visto con poche difficoltà e che si dovrebbe scrivere una buona e convincente lettera di motivazione, convincente al consolato per farlo. Ora è diventato molto più facile ottenere il visto tedesco. Molti ragazzi partono dal mio Paese per andare in Germania per lavoro alla pari o per volontariato". Allo stesso modo qualcuno ha risposto: "Per quanto ne so, solo a coloro i cui documenti e le cui argomentazioni non sono convincenti viene negato il visto". In generale, la maggior parte delle persone ha detto di conoscere le persone che hanno ottenuto un visto. Un altro richiedente aveva una prospettiva diversa: "A mio parere, il tasso di rifiuto del visto nel mio Paese è alto, perché i Paesi occidentali considerano i giovani beninesi troppo ambiziosi e temono un alto tasso di immigrazione internazionale. Ma questo non è sempre il nostro obiettivo primario". Un altro dice: "Non ho ancora richiesto un visto, ma conosco persone che hanno richiesto visti che sono stati rifiutati nel mio Paese, il Benin. È molto difficile ottenere un visto per l'Europa".
Botswana - meno di 10 risposte

6. Botswana – meno di 10 risposte

Tutte le risposte del Botswana fanno luce sulla situazione dei visti nel Paese: "La maggior parte delle persone che conosco e che sono partite per altri Paesi dell'UE non hanno avuto problemi di visto" oppure "Ho viaggiato in altri Paesi come l'Irlanda e l'Inghilterra senza problemi di visto" e infine "Conosco persone che vivono nel mio Paese che ottengono l'approvazione del visto e visitano spesso altri continenti". E non conosco nessuno che si sia visto rifiutare il visto". Ciononostante, una persona ha anche riferito un rifiuto da parte dell'ambasciata americana. 

7. Burkina Faso - meno di 10 risposte

Per il Burkina Faso abbiamo avuto risposte molto ambivalenti. Ci sono state risposte molto positive come questa: "Sì, ho appena ricevuto il mio visto approvato per raggiungere una famiglia ospitante [...] la mia partenza è tra pochi giorni" e questa "Ho anche incontrato una ragazza che ha ottenuto il visto per la Germania e un'altra che ha appena fatto richiesta di visto, sono tutte del Burkina Faso come me". Altri candidati hanno raccontato una storia diversa: "Posso assicurarvi che diversi conoscenti si sono visti respingere la domanda di visto in diverse occasioni. In un Paese come il nostro è molto difficile concedere un visto" oppure "Conosco persone che sono state respinte al colloquio per il visto all'ambasciata. E la maggior parte di loro sono quelli che volevano un visto statunitense. La ragione più comoda per il rifiuto del visto qui, soprattutto dagli Stati Uniti, è di solito il fatto che il richiedente non ha prove sufficienti che tornerà in Burkina Faso dopo il suo soggiorno. È triste, ma qui su 100 persone, 5 o 6 saranno approvate". 

8. Burundi - meno di 10 risposte

Tutto sommato, la situazione dei visti in Burundi sembra buona, secondo il feedback dei nostri utenti: "Personalmente non ho mai richiesto il visto, ma conosco amici che l'hanno fatto e l'hanno ricevuto senza problemi" oppure "Ho amici che l'hanno fatto e i loro visti sono stati accettati dall'ambasciata". Un richiedente ha evidenziato un punto interessante che è importante per ogni candidato del Burundi: "La concessione e il rifiuto del visto dipendono dai motivi della domanda di visto. Personalmente non ho mai fatto domanda di visto, ma mia madre l'ha fatto più volte e ha sempre avuto il visto. Qui, secondo lei, per ottenere un visto è necessario esibire i documenti che dimostrano che si tornerà nel proprio Paese. Per esempio, dovete mostrare gli atti di proprietà, un contratto di lavoro, un ordine se siete un commerciante, ecc. Questo è il motivo principale per concedere o rifiutare un visto nel nostro paese".

9. Camerun - più di 110 risposte

Abbiamo ricevuto molti messaggi dal Camerun e in tanti hanno riferito di essere stati rifiutati, mentre molti hanno anche detto di aver ricevuto un visto. Qualcuno ha persino detto che "il rifiuto del visto è come un'epidemia nel mio Paese. Il rifiuto del visto avviene senza una spiegazione concreta". Tuttavia, abbiamo anche ricevuto messaggi come questo: "Conosco una persona il cui visto è stato rifiutato la prima volta, ma al secondo tentativo è stato approvato". Quindi, una lettera di ricorso ha ovviamente senso in alcuni casi, il che è un buon segno. Un altro candidato ha detto: "Devo ammettere che ottenere un visto dal mio Paese, il Camerun, è piuttosto difficile, tuttavia alcune persone sono ancora in viaggio e molte ambasciate stanno mettendo in atto la richiesta di visto online, quindi in Camerun si ottengono ancora i visti, non è poi così male". Ci sono anche alcuni paesi preferiti per i futuri Au Pair in Camerun: "L'ambasciata svizzera è nota per concedere i visti. Il Belgio, la Francia, il Portogallo, l'Italia invece concede il visto se la vostra pratica è buona. Questo significa quando tutti i documenti allegati alla pratica sono veritieri, quando chi ti invita ti fornisce documenti veri. Quando tutto questo è vero, ti viene concesso il visto". Qualcuno ha aggiunto un altro suggerimento: "per ottenere facilmente un visto è necessario un invito firmato dal municipio del paese ospitante, una petizione firmata dal notaio del paese ospitante e anche una corrispondenza dal sindaco del paese ospitante all'ambasciatore qui". Abbiamo anche imparato che i social media hanno giocato un ruolo importante quando si tratta di questioni relative ai visti. Durante il periodo del nostro sondaggio ci sono state voci su WhatsApp riguardo a un blocco nella richiesta di visti presso l'ambasciata tedesca. L'ambasciata ha utilizzato Facebook in questo caso e ha reagito abbastanza rapidamente per risolvere la confusione. Quindi, se avete intenzione di assumere un Au Pair del Camerun, non dovreste solo controllare il sito web dell'ambasciata, ma anche il loro account Social per avere informazioni aggiornate.

10. Ciad - meno di 10 risposte

Come in molti altri paesi del continente africano, i candidati mostrano un quadro piuttosto contraddittorio che riflette le diverse esperienze di ciascun candidato. Qualcuno ci ha detto che la maggior parte delle persone in Ciad non ha problemi ad ottenere un visto, un altro ancora ha detto "in Africa in generale è difficile ottenere un visto alla pari e non so perché... molte persone vengono rifiutate sia per il visto che dalla famiglia ospitante che non accetta gli africani. Sarebbe uno scambio culturale e linguistico, ma non è il caso dell'Africa".

11. Cina - meno di 10 risposte

In generale, è difficile che ci siano esperienze negative dei candidati cinesi. Ciò si riflette nella risposta di questo richiedente: "Approveranno la domanda di visto se qualcuno nel vostro Paese ci sponsorizza fornendo alcuni documenti come il contratto di lavoro, l'alloggio, la lettera d'invito o la lettera dello sponsor (datore di lavoro). Se tutti questi documenti sono forniti dal vostro paese [del paese ospitante] al 100% l'ambasciata approverà la domanda di visto".

12. Colombia - meno di 10 risposte

La Colombia è noto per essere il paese dell'America Latina dove la maggior parte delle domande di visto per la Germania viene approvata. Le risposte hanno confermato questo fatto dicendo che i richiedenti hanno ricevuto il visto in passato.

13. Congo - meno di 10 risposte

Il numero di visti rifiutati e approvati dipende in larga misura dal paese di destinazione: "Dipende dal paese che si vuole visitare. So che in generale il tasso di rifiuto dei visti dalla Francia è alto a Brazzaville in Congo, ma altri Paesi li concedono facilmente" e un altro continua: "Conosco molte persone che hanno avuto un visto per l'Europa, tranne che in Congo, ad esempio, non c'è un'ambasciata austriaca. Per richiedere il visto bisogna andare a Nairobi". Alcuni hanno anche riferito il contrario: "La mia domanda è stata negata lo scorso settembre 2019 [...] in Francia. Mi è stato rifiutato il visto anche se avevo il mio invito e i documenti richiesti".

14. Costa d'Avorio - meno di 20 risposte

In generale, non molti utenti della Costa d'Avorio conoscono persone che hanno ottenuto il visto Au Pair. Una persona ha menzionato che ci sono molte complicazioni quando si tratta di richiedere un visto. Tre persone ci hanno riferito di aver ricevuto un visto, due come Au Pair in Germania e in Francia e l'altra come babysitter in Libano. Le esperienze con il visto in Costa d'Avorio sono apparentemente molto diverse e non possono essere generalizzate. 

15. Costa Rica - meno di 20 risposte

Abbiamo ricevuto risposte da parte dei richiedenti costaricani che hanno riferito di avere un visto per il Canada e gli Stati Uniti, ma alcuni di loro hanno dichiarato: "Conosco persone le cui domande sono approvate, ma ci sono anche molti casi in il visto per gli Stati Uniti viene negato. Secondo quanto ho visto, tengono conto del lavoro e della situazione economica per concederlo, essendo più facile ottenerlo se si ha un lavoro stabile e una buona situazione economica". Ciononostante, abbiamo ricevuto anche questo messaggio: "Conosco diversi amici con un lavoro fisso a cui è stato negato il vistoi".

16. Cuba - meno di 20 risposte

Dalle risposte che abbiamo ricevuto possiamo dire che almeno per il turismo molti visti sono stati approvati, anche in paesi europei come la Germania e la Svizzera. Tuttavia non abbiamo ricevuto alcuna dichiarazione concreta riguardo al visto Au Pair

17. Ecuador - meno di 10 risposte

La maggior parte delle risposte dall'Ecuador sono state positive: "Attualmente ho il mio visto Au Pair. E lo hanno ottenuto anche tutti i miei amici dell'Ecuador che hanno richiesto il visto" e "Volevo informarvi che non ho avuto problemi con l'ambasciata". Ma una persona ci ha anche detto: "Mi è stato personalmente negato un visto il mese scorso, è un po' complicato per gli ecuadoriani ottenerlo". Abbiamo anche ricevuto un messaggio che potrebbe essere interessante per tutti gli ecuadoriani: "A metà di quest'anno in Ecuador, il Paese da cui provengo, verrà rilasciato un nuovo tipo di passaporto che ci permetterà di ottenere un visto internazionale che ci permetterà di viaggiare in Europa".

18. Egitto - meno di 20 risposte

Purtroppo, le dichiarazioni sulla situazione dei visti in Egitto sono molto diverse e non è facile generalizzare. Mentre qualcuno ha detto: "In effetti il mio Paese appartiene ai Paesi che rifiutano il visto e nessuno l'ha mai ricevuto", qualcun altro ci ha detto: "Ho richiesto il visto in agosto e ho ottenuto l'approvazione in settembre, ho aspettato circa un mese. Ci sono anche due ragazze che hanno ottenuto l'approvazione. Ci hanno messo circa un mese". Un richiedente ha anche sottolineato l'importanza del colloquio: "Il colloquio con l'ambasciata è un po' difficile, quindi si devono dare risposte molto convincenti, e anche la lettera di motivazione è decisiva: tutte le ragioni e i motivi del soggiorno devono essere chiariti".

19. El Salvador - meno di 10 risposte

In El Salvador la situazione sembra dipendere dalla situazione personale del richiedente, come ci ha spiegato uno dei nostri utenti: "molte persone hanno problemi a far approvare il visto, ma di solito sono le persone che appartengono alla classe economica bassa. Per ottenere l'approvazione del visto bisogna essere in grado di dimostrare di avere qualcosa che ti lega al tuo paese, un lavoro, l'università, un'impresa, una scuola, ecc.”. Quindi, non è impossibile ricevere un visto, soprattutto se si scrive una buona lettera motivazionale. 

20. Emirati Arabi Uniti - meno di 10 risposte

Una delle persone che hanno risposto dagli Emirati Arabi è già Au Pair nei Paesi Bassi. Continua: "In base alle mie conoscenze personali, l'elaborazione del visto per gli Emirati Arabi Uniti è molto semplice, basta presentare i requisiti necessari e poi aspettare una settimana o due per l'approvazione". Non ci sono state dichiarazioni contraddittorie.

21. Etiopia - meno di 10 risposte

La situazione dei visti in Etiopia è apparentemente migliorata rispetto agli anni precedenti. Un utente per esempio ci ha detto quanto segue: "Voglio farvi sapere che quest'anno ci sono state molte richieste di visto. Ho molti amici che sono andati in Europa l'anno scorso e anche quest'anno. Ci sono state diverse opportunità che hanno permesso loro di lavorare in qualsiasi paese vogliano. Quindi, non c'è nessun rifiuto che io sappia". Un altro ha aggiunto: "Qui nel mio Paese, sempre più persone ottengono un visto approvato per diversi Paesi. Nel mio caso, ho avuto un visto approvato dall'ambasciata d'Italia e sono stato lì per un viaggio".

22. Filippine - più di 180 risposte

Abbiamo ricevuto molte risposte dai nostri candidati filippini che ci hanno dato la possibilità di immergerci nel processo nel dettaglio. In generale, molti dei candidati che hanno risposto al nostro messaggio sono stati o sono attualmente ragazzi alla pari, soprattutto nei paesi dell'Europa occidentale e settentrionale come Svezia, Danimarca, Norvegia, Finlandia, Olanda, Germania, Australia e Lussemburgo. La maggior parte di loro è stata perfettamente informata sulla procedura, sui requisiti e su come prepararsi al colloquio. Purtroppo, ci sono stati alcuni candidati che sono stati respinti. Il motivo più menzionato era che non c'erano sufficienti legami con il Paese. Per coloro che hanno ottenuto l'approvazione, il periodo di attesa per il visto variava molto, come ha detto una persona: "È solo che [per la Finlandia] il tempo di elaborazione è stato più lungo del solito, poiché ora potrebbero volerci 8-11 mesi, mentre la stima che le viene data dopo il colloquio all'ambasciata è di soli 2-6 mesi. Finché presenterete tutti i documenti richiesti, non ci saranno problemi. Inoltre, ho un'amica che ha appena ottenuto il visto Au Pair per l'Olanda in soli 10 giorni". Quello che abbiamo potuto vedere è che, fintanto che il colloquio va bene, i candidati delle Filippine sembrano avere un buon tasso di riuscita.

23. Gambia - meno di 10 risposte

Come in molti Paesi, abbiamo ricevuto risposte ambivalenti dal Gambia. Qualcuno ci ha detto, per esempio, che ha ricevuto un rifiuto quando ha cercato di richiedere un visto. Un altro utente dice che non ha mai avuto problemi e che al momento si trova in Germania. Abbiamo anche ricevuto l'informazione che la situazione dei visti è equa nel complesso e che dipende molto dal modulo di domanda se qualcuno sarà approvato o meno. 

24. Ghana - meno di 20 risposte

Molti utenti in Ghana hanno detto che la situazione dei visti potrebbe essere migliore nel loro paese e che conoscono molte persone il cui visto è stato rifiutato. Tuttavia, alcuni utenti ci hanno anche detto che i loro amici hanno ricevuto un visto una volta presentato un modulo di richiesta completo: "Quando un richiedente ghanese richiede un visto Au Pair con tutti i documenti necessari, compreso il certificato di lingua A1 e il WASSCE (equivalente alla maturità tedesca), la probabilità per i richiedenti di ottenere il visto è alta". Un altro candidato si è mostrato molto ottimista al riguardo: "abbiamo un nuovo presidente, quindi non ci sono più rifiuti di visti". Dato che AuPair.com non ha agenzie partner in Ghana, supponiamo che potrebbe essere ancora difficile ricevere un visto in Ghana, anche se non impossibile. 

25. Giamaica - meno di 10 risposte

La maggior parte delle persone che hanno risposto dalla Giamaica si è vista rifiutare il visto, soprattutto dagli Stati Uniti e dal Canada. Per molti, il motivo del rifiuto era che non avevano abbastanza legami con i loro Paesi di origine. Solo una persona ha detto di aver ricevuto con successo un visto J1 per gli Stati Uniti. 

26. Gibuti - meno di 10 risposte

Solo un richiedente proveniente dal Gibuti ci ha inviato un feedback, affermando che finora non è riuscito a ottenere il visto. Purtroppo non possiamo fornirvi maggiori dettagli per questo paese. Si consiglia di controllare il sito web dell'ambasciata.

27. Giordania - meno di 10 risposte

L'ambasciata americana sembra essere un problema per i nostri candidati giordani. Tutti hanno detto che la domanda di visto per gli Stati Uniti è stata negata, ma una persona ha detto che la sua domanda di visto per il Regno Unito è stata approvata. 

28. Guatemala - meno di 10 risposte

Nel complesso, le risposte dal Guatemala sono state molto positive e hanno indicato che i nostri utenti e i loro conoscenti hanno già viaggiato in Europa e in Nord America. Una persona ha detto di aver sentito parlare di amici che sono stati respinti, ma la maggioranza ha riferito che le domande sono state accolte con successo. 

29. Guinea - meno di 10 risposte

Due persone ci hanno detto che il loro visto è stato rifiutato più volte. Tuttavia, un amico di un nostro iscritto è riuscito ad ottenere un visto per il Belgio. 

30. Haiti - meno di 10 risposte

I nostri utenti ad Haiti hanno riferito che la loro richiesta di visto è stata negata negli Stati Uniti, in Canada e in Francia. Ciononostante, è stato permesso di recarsi nella Repubblica Dominicana. 

31. Honduras - meno di 10 risposte

La situazione dei visti in Honduras sembra essere molto simile a quella di Haiti. Anche qui la gente ci ha parlato principalmente dei rifiuti dell'ambasciata americana. Alcuni dicono anche di non aver avuto problemi nel rilascio del visto. 

32. Kazakistan - meno di 10 risposte

Per quanto ne sappiamo, molte richieste di visto hanno avuto successo dal Kazakistan e le risposte che abbiamo ricevuto confermano questa esperienza. A quanto pare, i candidati kazaki si dirigono soprattutto negli Stati Uniti o in Europa. Tuttavia, abbiamo anche ricevuto una risposta che dice che un visto è stato negato perché l'ambasciata non ha visto la volontà di tornare dopo il soggiorno. 

33. Kenya - più di 80 risposte

Uno dei nostri candidati riassume la situazione dei visti in Kenya in una sola frase: "la maggior parte delle domande di visto vengono solitamente rifiutate". Purtroppo abbiamo ricevuto molti commenti come questo che ci dicono che il colloquio è davvero difficile o che le ragioni per non approvare il visto sono difficili da capire. Tuttavia, non ci sono solo feedback negativi. Molti altri hanno detto che "dipende dal paese, perché in paesi come gli USA, l'Australia, la Danimarca, la Germania, normalmente il visto viene approvato". Secondo le risposte che abbiamo ricevuto, abbiamo imparato "di solito" o "normalmente" non valgono in questi casi, poiché le situazioni sono molto diverse le une dalle altre. Una cosa che abbiamo sentito dire spesso è che ogni volta che l'ambasciata dubita che i richiedenti torneranno a casa, c'è una probabilità del 100% di essere respinti. Tutto sommato, vediamo che la situazione dei visti in Kenya è difficile, ma che non è impossibile ottenere un visto fintanto che le pratiche e il colloquio funzionano perfettamente.

34. Kirghizistan - meno di 10 risposte

Molte persone in Kirghizistan vogliono trascorrere il loro soggiorno alla pari in Germania - e la maggior parte di loro ci riesce. In generale, la situazione dei visti in questo paese è buona, con l'eccezione dei tempi di attesa per un appuntamento. Una candidata ha detto che ha dovuto aspettare 25 settimane per un appuntamento. Una volta ottenuta la data e ottenuto il colloquio, ci vogliono circa tre settimane prima che l'ambasciata decida in merito al visto. 

35. Kosovo - meno di 10 risposte

Fortunatamente i nostri candidati del Kosovo ci hanno fornito risposte molto dettagliate e ricche di informazioni come la seguente: "Il Kosovo è una nazione nuova e non è universalmente riconosciuta da paesi come Spagna, Russia, Cina, Bosnia e altri non accettano i nostri passaporti. Quindi, questo è un problema. Il Kosovo è povero. Molte persone cercano di uscire dal paese in ogni modo possibile. Questo ha portato a un uso improprio dei diversi visti rilasciati dalle diverse ambasciate. In questo modo, le ambasciate hanno creato un processo quasi impossibile per la maggior parte dei cittadini. È un sistema noioso e molto rigoroso che cercherò di elaborare. Per ottenere qualsiasi tipo di visto, turistico o altro, è necessario avere un'enorme quantità di denaro sul proprio conto bancario. Per un mese nei paesi Schengen richiedono più di 100 euro al giorno. Sono più di 3000 euro, che è quasi un anno di stipendio per la maggior parte delle persone in Kosovo, dove gli stipendi che si aggirano intorno ai 250 euro. Avere abbastanza soldi non garantisce il visto. È necessario avere un contratto di lavoro che qui è piuttosto raro, soprattutto per i più giovani. Vogliono essere certi che tornerete indietro. È necessario ottenere un biglietto di ritorno prima ancora di richiedere il visto nelle date per le quali si fa domanda. L’Au Pair è una sorta di nuovo concetto da queste parti e non sono sicuro che sia popolare. Molto probabilmente anche i funzionari delle ambasciate non sono informati su di loro. Non ho alcuna esperienza di domanda per un visto Au Pair, ma la questione più ovvia sarebbe che non c'è una garanzia che i candidati torneranno a casa. Questa è la risposta più comune qui dentro". Un'altra risposta mostra una situazione simile: "Sì, abbiamo problemi con i visti di lavoro soprattutto in Europa perché il processo è più lungo del solito. Nel nostro Paese, forse per via della politica, forse perché è una nazione piccola, le possibilità sono molto limitate e io ci sto provando ma la maggior parte delle agenzie mi rifiuta a causa del mio passaporto e perché non hanno un ufficio nel mio Paese". Anche in questo caso, non vogliamo dire che sia impossibile per la gente del Kosovo partecipare al programma, ma sembra essere più complicato che in altre parti del mondo. 

36. Libano - meno di 10 risposte

Il 50% delle risposte dal Libano sono state molto positive, affermando che la situazione dei visti, soprattutto per il Canada, è piuttosto buona al momento. D'altra parte, ci sono state anche persone che sostengono il contrario, ossia che per ora non è così facile ricevere un visto in Libano.

37. Liberia - meno di 10 risposte

Uno dei nostri candidati in Liberia ci ha detto che il programma Au Pair non è molto comune nel paese. Questo potrebbe essere uno dei motivi per cui il visto Au Pair dalla Liberia spesso non viene approvato. Secondo le risposte ricevute, il tasso di approvazione del visto non sembra essere molto alto al momento.

38. Libia - meno di 10 risposte

Purtroppo, abbiamo ricevuto solo poche risposte dalla Libia. Tuttavia un richiedente ci ha detto quanto segue: "Non credo che ci siano attualmente ambasciate attive in Libia in questo momento, ma sono a conoscenza di alcuni amici che hanno ottenuto il visto nello stato della Tunisia o della Turchia o che quando arrivano nel Paese dove vogliono lavorare, lo ottengono direttamente in aeroporto". Dato che non abbiamo agenzie partner in Libia, presumiamo che il programma Au Pair non sia particolarmente popolare nel paese.

39. Madagascar - meno di 50 risposte

Le reazioni dei nostri candidati malgasci sono contrastanti. Qualcuno ha detto, per esempio: "So che l'ambasciata francese in Madagascar ha respinto molte domande di visto e non spiega perché, ma conosco [...] molte ragazze che hanno ricevuto il visto per diventare Au Pair in Germania, Austria, Belgio o Lussemburgo".  Un'altra persona ha detto: "in effetti il rifiuto del visto per Au Pairs è comune in Madagascar. Soprattutto per andare in Francia". Anche i tempi di attesa per il visto sembrano essere lunghi: "è infatti diventato difficile ottenere un visto qui in Madagascar, i visti rifiutati sono più numerosi di quelli accettati, e le risposte non arrivano prima di 10 settimane, non ne conosciamo il motivo, ma sono davvero molto rigidi ". Tuttavia, ci sono anche alcune risposte molto positive: "È vero che è un po' complicato richiedere un visto qui, ma se l'ambasciata vede che è tutto in ordine rilascia il visto. Per esempio, Belgio, Germania e Canada sono ora i Paesi che rilasciano il visto senza problemi. Se il contratto è chiaro non ci sono problemi per il visto".

40. Malawi - meno di 10 risposte

In Malawi, molto dipende dal colloquio con l’ambasciata e dai documenti presentati. Il procedimento va a buon fine se non vengono riscontrati problemi. Abbiamo saputo di approvazioni in Europa e negli Stati Uniti e dai rifiuti in Australia. 

41. Marocco - meno di 10 risposte

La maggior parte delle persone che hanno risposto dal Marocco ci ha detto che stanno lavorando negli Emirati Arabi Uniti, in Qatar o in Arabia Saudita. Sembra che non ci siano problemi a lavorare in queste parti del mondo. Purtroppo non abbiamo ricevuto informazioni sull'approvazione dei visti per l'Europa o il Nord America. 

42. Mauritania - meno di 10 risposte

Le pochissime risposte che abbiamo ricevuto dalla Mauritania sono state piuttosto positive sulla situazione dei visti. La maggioranza ha detto che quando tutti i documenti sono corretti non dovrebbero esserci problemi nel ricevere un visto.

43. Mauritius - meno di 10 risposte

Per le Mauritius abbiamo ricevuto risposte simili alla Mauritania. Finché i documenti vanno bene e le risposte durante il colloquio sono eccellenti, è possibile ottenere un visto. 

44. Nepal - meno di 20 risposte

Le risposte dei nostri candidati nepalesi hanno mostrato un fatto interessante - di solito i candidati devono avere un livello A1 in tedesco per diventare Au Pair in Germania. In Nepal, tuttavia, la maggior parte degli utenti ci ha detto che hanno bisogno di un livello A2, che è un punto davvero importante per la candidatura. Inoltre, la performance nel colloquio all'ambasciata è di grande importanza. Quando le competenze linguistiche e le risposte fornite sono buone, la maggior parte delle persone sembra poter ottenere il visto. Abbiamo ricevuto risposte anche da persone che sono già Au Pair in Germania. Tuttavia, non è sempre così. Ogni volta che l'ambasciata ha dubbi su determinate informazioni, secondo i nostri candidati la domanda sarà respinta: "Per quanto ne so io, l'ambasciata tedesca qui in Nepal respinge molte domande, perché i richiedenti hanno lacune nello studio e non hanno progetti per il futuro. Inoltre non è possibile rispondere correttamente al motivo per cui si vuole diventare un Au Pair. Per quanto riguarda l’Austria non c'è un'ambasciata austriaca qui in Nepal, per il visto bisogna andare in India presso l'ambasciata austriaca. Questa non rifiuta mai il visto, come mi hanno detto i miei amici". Altri paesi su cui si concentrano i candidati nepalesi sono l'Austria, la Svizzera, la Francia e i Paesi Bassi. 

45. Nicaragua - meno di 10 risposte

I candidati del Nicaragua si concentrano maggiormente sugli Stati Uniti quando si tratta di Au Pair. Tuttavia, la maggior parte dei candidati a cui abbiamo chiesto non ha ottenuto il visto in passato. Il tasso di rifiuto sembra essere piuttosto alto.

46. Nigeria - meno di 50 risposte

Abbiamo ricevuto molte risposte da candidati nigeriani che ci hanno detto che il loro tentativo di ottenere un visto è stato spesso infruttuoso: "Recentemente, al 90% della nostra gente si sente dire che li è stato negato il visto, soprattutto dagli Stati Uniti". Hanno riferito di essere stati respinti da Francia, Germania, Stati Uniti, anche se soddisfavano tutti i requisiti: "Sono stato rifiutato perché il consolato tedesco pensa che non ho abbastanza legami con il mio paese, anche se ho fornito loro tutti i requisiti della lista". Inoltre, i lunghi tempi di attesa sono scoraggianti sia per i candidati che per la famiglia ospitante: "Ho trovato una famiglia, il 28 giugno 2019, ho prenotato per un colloquio e l'ambasciata sul sito ha scritto che avrei dovuto aspettare qualche mese prima di ricevere la data del colloquio per richiedere un visto Au Pair. Ci sono voluti 6 mesi prima che l'ambasciata mi desse finalmente una data, il 7 gennaio 2020. Purtroppo la mia famiglia ospitante non ha potuto né darmi un contratto né invitarmi, perché hanno avuto diversi problemi [...] Sono scoraggiato a prenotare ancora una volta, perché nessuna famiglia può aspettare più di 6 mesi per ricevere una data di colloquio per l'Au Pair. O se ricevo la prima data, è difficile trovare una famiglia entro un mese prima della data del colloquio" Tuttavia, ci sono anche altre opinioni su questo fatto: "Quello che l'ambasciata vuole è sapere quanto sei sincero, e non mentire nel mostrare una prova del tuo ritorno nel tuo paese; vuole sapere il tuo scopo di richiedere il visto e una volta che sei in grado di fornirglielo, ti verrà sicuramente rilasciato un visto".

47. Pakistan - meno di 10 risposte

Abbiamo ricevuto solo poche risposte dal Pakistan e nessuna di queste si è concentrata esclusivamente sul visto Au Pair. Tuttavia, un utente ha riferito che è riuscito ad ottenere un visto turistico per gli Stati Uniti. 

48. Palestina

Abbiamo sentito dai nostri richiedenti palestinesi che hanno bisogno di un visto per entrare in qualsiasi altro paese al momento, il che può portare a un periodo di attesa lungo. Per ora non è molto probabile riuscire a ottenere un visto Au Pair per l'Europa o gli Stati Uniti. 

49. Panama - meno di 10 risposte

Risposte contrastanti sono arrivate dal Panama. Alcuni hanno detto di aver ricevuto il visto, mentre altri si sono lamentati di aver ricevuto un rifiuto senza un buon motivo. 

50. Papua Nuova Guinea - meno di 10 risposte

Le poche risposte dalla Papua Nuova Guinea hanno dimostrato che la domanda di visto sembra essere molto difficile. Hanno detto che il processo risulta essere lungo e burocraticamente complicato. 

51. Paraguay - meno di 10 risposte

Abbiamo ricevuto risposte da persone che hanno già ottenuto un visto per la Germania, gli Stati Uniti o che vogliono lavorare in Argentina perché possono recarvisi senza visto. Tuttavia, abbiamo anche avuto notizie di un rifiuto da parte dell'ambasciata americana. 

52. Perù - meno di 10 risposte

Il rapporto tra i rifiuti del visto e le approvazioni è apparentemente abbastanza equilibrato in Perù. Un candidato ci ha detto di essere già Au Pair in Germania al momento, un altro ci ha detto che il visto per gli Stati Uniti gli è stato negato. L’esito dipende dal caso ma, in generale, non c'è alcun pregiudizio legato a certe ambasciate. 

53. Qatar - meno di 10 risposte

Secondo i nostri candidati, in Qatar, ci sono rifiuti di visto solo se i dati nel contratto non sono corretti o se il richiedente non ha una fedina penale pulita. 

54. Repubblica Dominicana - meno di 20 risposte

In sintesi, la maggior parte delle risposte che abbiamo ricevuto dai nostri utenti della Repubblica Dominicana sono state negative: "Non ho mai avuto l'opportunità di richiedere un visto, perché qui nel mio Paese, la Repubblica Dominicana, è molto complicato ottenerne uno, e sì il nostro Paese è uno di quei Paesi dove molti visti vengono rifiutati", oppure "nel mio caso avevo richiesto il visto per la Spagna e la Francia ed è vero che negano davvero più visti di quanti ne approvano". Differenziando i casi qualcuno ha detto: "Nel nostro Paese molti visti sono approvati per i programmi studenteschi e come programmi estivi e di lavoro e anche per i tirocini retribuiti, ma sono approvati finché si soddisfano tutti i requisiti, ottenere un visto b1b2 è molto diverso, perché è molto difficile ottenerlo". Altri commenti sono piuttosto positivi: "Per mia esperienza personale, l'anno scorso ho fatto domanda per il visto j1 per un programma estivo di lavoro, e sono stato approvato" e "nel mio Paese, le persone che affermano di non voler rimanere illegalmente in un Paese straniero non hanno problemi ad ottenere il visto".

55. Ruanda - meno di 10 risposte

Insomma, i visti dal Ruanda sembrano un po' complicati (soprattutto per il Canada) ma non impossibili. Uno dei nostri candidati ha già preso parte a uno scambio culturale con la Germania. 

56. Senegal - meno di 20 risposte

Nonostante il fatto che "il tasso di rifiuto dei visti è più alto di quelli approvati", un Au Pair del Senegal che lavora in Germania ci ha raccontato che è stato difficile ottenere un appuntamento, ma che alla fine ce l'ha fatta. Abbiamo anche saputo di una ragazza che è riuscita a diventare Au Pair in Francia. Tuttavia, secondo i nostri candidati, la maggior parte delle domande viene respinta: "l'alto tasso di domande di visto respinte è dovuto a vizi procedurali e in generale alla mancanza di una buona base finanziaria per sostenere il costo del soggiorno, quindi un conto corrente bancario bello pieno".

57. Somalia - meno di 10 risposte

Anche se non siamo riusciti a raccogliere molte storie, abbiamo appreso che molti Au Pair in Somalia si recano nei Paesi vicini dove si trova l'ambasciata del Paese di destinazione. Quindi, se volete assumere un Au Pair della Somalia, considerate il fatto che dovrà recarsi in un altro paese per presentare la sua candidatura.

58. Sudan - meno di 10 risposte

Secondo i nostri candidati in Sudan, ci sono state molte domande di approvazione per la Francia. Purtroppo non abbiamo ricevuto informazioni sugli altri paesi di destinazione. 

59. Siria - meno di 10 risposte

A causa della guerra in Siria, viaggiare non è così facile e naturalmente questo influisce anche sulla situazione dei visti. Dato che la maggior parte delle ambasciate al momento non lavora nel Paese, è complicato partecipare al programma Au Pair per i cittadini siriani. Inoltre, un candidato ha detto che "ci sono istituti per l'insegnamento della lingua, ma i loro diplomi non sono riconosciuti in Germania".

60. Tagikistan - meno di 10 risposte

Un candidato del Tagikistan ci ha detto che la maggior parte dei rifiuti di visto è dovuta alla mancanza di informazioni su come scrivere una buona lettera motivazionale. Il richiedente non deve menzionare che vuole rimanere nel paese di destinazione. L'ambasciata tedesca sottolinea l'importanza della lettera. Apparentemente ci sono agenzie nel paese che preparano i candidati e controllano i documenti, il costo si aggira intorno ai 60 €. La maggior parte dei candidati intervistati voleva andare in Germania. Una persona ha detto che "dal momento in cui si prende un appuntamento, ci vogliono due mesi o due mesi e mezzo".

61. Thailandia - meno di 10 risposte

Purtroppo, tutte le risposte che abbiamo ricevuto dalla Thailandia ci hanno parlato di domande negate, ma non siamo riusciti a scoprire per quali paesi nello specifico.

62. Togo - meno di 50 risposte

Come in molti altri paesi, anche in Togo la situazione è complessa. La maggior parte delle risposte sono state positive, affermando che i nostri candidati e i loro amici hanno ottenuto l'approvazione per un visto, soprattutto per la Germania. Molte persone hanno detto che dipende solo dai documenti e dal colloquio e che se questi sono completi la probabilità di ottenere un visto è vicina al 100%. Ciononostante, abbiamo ricevuto anche dichiarazioni che suggeriscono il contrario, ad esempio questa: "Io stesso una volta ho richiesto un visto Au Pair [...]. Quando la signora che esamina le domande ha preso la mia pratica mi ha chiesto: lei è la signorina [nome]?  Le ho risposto di sì; poi mi ha sbattuto in faccia i documenti senza leggerne il contenuto. Un mese dopo, provai di nuovo a presentare la domanda di visto e mi è successa la stessa cosa. Stavolta però i documenti li ha buttati in terra". Il candidato non è riuscito a spiegare questo comportamento, che naturalmente getta una luce molto negativa sulla procedura di visto per le persone in Togo.

63. Tunisia - meno di 50 risposte

La maggior parte dei candidati che ci hanno contattato voleva andare in Francia. In questo caso, abbiamo raccolto diverse dichiarazioni, alcune delle quali affermano che il visto è molto facile, altre che è molto complicato. L'opinione generale è che in Tunisia non è più o meno difficile ottenere un visto rispetto a qualsiasi altro Paese, ma alcuni hanno un'opinione diversa dicendo che "il numero di visti rifiutati [...] è diventato notevole e non è chiaro il perché. [...] Conosco amici i cui dossier erano ben fatti ma i loro visti non sono stati approvati". 

64. Turkmenistan - meno di 10 risposte

Secondo i nostri candidati, la situazione in Turkmenistan è piuttosto equilibrata. Ci sono approvazioni e rifiuti e il processo sembra, nel complesso, abbastanza equo.

65. Uganda - meno di 50 risposte

I primi commenti che abbiamo ricevuto dall'Uganda non sono stati molto incoraggianti: "in Africa la maggior parte delle ambasciate concede pochissimi visti, forse 1 su 10 domande. Spero che il 2020 sia diverso dagli anni passati" o "è vero, nel nostro Paese si ha molti problemi ad ottenere i visti, soprattutto per i paesi europei, molti dei miei amici non ci sono riusciti". Qualcuno ha sottolineato che è particolarmente difficile ricevere un visto per gli Stati Uniti, il Regno Unito e il Canada. A quanto pare, anche la storia del viaggio è importante: "in Uganda alcune ambasciate sono veloci a concedere i visti, ma bisogna dimostrare loro con molti documenti che si tornerà nel proprio Paese". Inoltre, abbiamo anche ricevuto alcune storie positive di persone che dicono di aver appena iniziato il loro scambio culturale, per esempio in Francia o in Danimarca.

66. Uzbekistan - meno di 10 risposte

Siamo lieti di riferire una storia di successo dall'Uzbekistan: "Due giorni fa ho ottenuto il visto. Mi hanno fatto un sacco di domande, ci sono voluti circa 15 minuti per l'intervista. Ci avevo perso le speranze ma alla fine mi è andata bene perché avevo tutti i documenti e soprattutto ho mostrato loro il motivo per cui volevo essere un Au Pair in Germania nella mia lettera di motivazione. Ho cercato informazioni su quelli che possono essere i motivi del rifiuto, soprattutto la lingua". Altre persone hanno riferito di essere state fortunate ad ottenere un visto. Ma purtroppo abbiamo ricevuto anche altre storie che dimostrano che non è sempre facile. Un candidato, per esempio, ha ricevuto un rifiuto seguito dalla dichiarazione che la Famiglia Ospitante non aveva collaborato anche se apparentemente non era così. Inoltre, sembra particolarmente difficile ricevere un visto per gli Stati Uniti dall'Uzbekistan.

67. Venezuela - meno di 50 risposte

La buona notizia prima di tutto: i richiedenti venezuelani che vogliono recarsi negli Stati Uniti possono generalmente ottenere un visto. Tuttavia, qualcuno ci ha detto "nel mio Paese non c'è un'ambasciata americana, tutte le pratiche devono essere fatte in Colombia, dove si trova l'ambasciata più vicina". Qualcun altro ha menzionato la Repubblica Dominicana come luogo in cui i candidati possono ottenere il visto. Inoltre, abbiamo sentito che molte richieste di visto sono state negate e la maggior parte dei candidati pensa che ciò sia dovuto alla situazione politica del Paese in questo momento. La maggior parte delle ambasciate sono chiuse, quindi è abbastanza complicato per un candidato venezuelano richiedere un visto. A causa della difficile situazione economica che è stata menzionata da molti candidati, alcune persone non possono permettersi di richiedere un visto in questo momento perché questo comporta un viaggio in un altro paese. Molte persone in Venezuela hanno una doppia cittadinanza, ad esempio italiana. In questo caso possono approfittarne e recarsi in Europa con il passaporto europeo. 

68. Vietnam - meno di 10 risposte

Abbiamo ricevuto risposte positive da chi si è rivolto alla Germania, ma anche negative per quanto riguarda gli Stati Uniti e l'ambasciata francese.

69. Yemen - meno di 10 risposte

Come avrete sentito, c'è una guerra in corso nello Yemen, il che significa che "non ci sono ambasciate e consolati aperti nello Yemen" secondo uno dei nostri candidati. Un altro candidato ha detto che "è possibile elaborare la domanda di visto dall'Arabia Saudita presso qualsiasi ambasciata o consolato". 

70. Zambia - meno di 20 risposte

Tutto sommato, abbiamo ricevuto risposte positive per i candidati che volevano andare in Germania. come questa: "Nel mio Paese la gente ottiene il visto in 2 settimane, ma a volte ci vogliono da 4 giorni a una settimana". La maggior parte delle risposte è stata piuttosto positiva, ma abbiamo anche ricevuto dichiarazioni che dimostrano che non tutti hanno ricevuto un visto. Inoltre, la maggior parte di loro non ha capito il motivo per cui il visto è stato negato.

71. Zimbabwe - meno di 50 risposte

Fortunatamente, molte persone provenienti dallo Zimbabwe che hanno risposto al nostro messaggio sono già state o sono attualmente Au Pair, soprattutto in Germania. Tuttavia, ci sono due punti principali che ostacolano le persone ad andare all'estero: in primo luogo, l'appuntamento per il visto: "nel nostro paese, lo Zimbabwe, non ci sono appuntamenti disponibili. Se provate a prenotarne uno vi verrà detto che non ci sono date libere. Ho iniziato a controllare personalmente l'anno scorso, ma mi dicono sempre la stessa cosa. Non mi sono mai imbattuto nemmeno una volta in uno slot libero eppure ci viene detto che le date sono libere già a maggio. La situazione è confusa e frustrante. Se solo potessero rendere più facile ottenere appuntamenti, molte vite non sarebbero più le stesse". Lo stesso vale per questo candidato: "Non ho ancora fatto domanda per il visto. Il motivo è che non sono riuscito a prenotare un appuntamento in ambasciata". A causa di una forte richiesta non ci sono abbastanza appuntamenti per tutti. Inoltre, l'ambasciata tedesca sembra essere molto severa quando si tratta di competenze linguistiche: "Conosco un sacco di persone il cui visto è stato rifiutato e alcuni pensano che sia dovuto alla lettera motivazionale o all'ultimo certificato ottenuto o al colloquio che ora è rigorosamente in tedesco". I candidati devono sapere che le competenze linguistiche giocano un ruolo importante durante il processo. Se hanno un appuntamento e mostrano il loro buon livello di tedesco e tutti i dati richiesti, ci sono buone possibilità di approvazione. 
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