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Storia di un’Au Pair: Caterina in Belgio

Di Sabrina il Apr 29, 2024
L’esperienza di un’Au Pair: Caterina in Belgio

Ciao, mi chiamo Caterina, ho 18 anni e vivo a Milano. Nell’estate del 2023 sono stata una ragazza alla pari in Belgio, più precisamente nella cittadina di Waterloo a mezz’ora di treno dal centro di Bruxelles.  


Dopo diverse ricerche a fine maggio sono stata contattata dalla famiglia che poi mi ha ospitato e all’inizio di luglio sono partita. Non sapevo cosa aspettarmi, nessuno delle mie conoscenze aveva mai fatto l’Au Pair avevo solo letto qualche testimonianza su internet, ma avevo moltissima voglia di partire per questa esperienza.  


La mia famiglia ospitante, che aveva già ospitato delle Au Pair con cui mi avevano messo in contatto, era composta da i due genitori, il padre di origini americane e la madre italiana, una bambina di un anno e mezzo, due gatti e due cani che fin da subito è stata molto accogliente. Durante il primo week end ho passato molto tempo con la famiglia per conoscerci e mi hanno mostrato la cittadina, i supermercati, i parchi e altri luoghi che avrei potuto frequentare durante la mia permanenza.  


La mia routine consisteva nel prendermi cura della bambina dalle 9 alle 18.30 circa, questo prevedeva farle fare la colazione, passare la mattinata insieme, pranzare e farle fare il riposino che poteva durare fino a 3 ore nelle quali ero libera di usare il mio tempo in casa, per poi svolgere delle attività pomeridiane fino al rientro a casa della madre. In particolare, la richiesta principale della famiglia era quella che parlassi italiano con la bambina viste le origini della madre. In aggiunta la famiglia mi ha dato l’opportunità di frequentare un corso di francese, la lingua ufficiale della Vallonia. 


I primi giorni sono stati sicuramente impegnativi, ero da sola in un posto nuovo e non avevo esperienza con bambini così piccoli, non sapevo come organizzare delle attività adatte a questa età e le giornate erano stancanti. Passata la prima settimana e dopo aver ricevuto moltissimi suggerimenti dai genitori ho cominciato a sentirmi sempre più a mio agio e le giornate hanno iniziato a scorrere con più serenità, imparando dagli eventuali errori che commettevo essendo la mia prima esperienza.  


La famiglia era molto disponibile per ogni mia necessità e mi includevano in diverse attività, per esempio due volte a settimana circa andavo in una palestra di arrampicata con il padre e la bambina, un'esperienza che probabilmente non avrei mai fatto da sola ma che mi è piaciuta moltissimo e mi ha permesso di legare di più con il padre.  


Inoltre, avevo tutti i week-end liberi e, una cosa che ho apprezzato tantissimo è stata che la famiglia mi ha procurato un abbonamento illimitato per il sistema ferroviario che in Belgio è molto efficiente; la stazione distava qualche minuto da casa e mi ha permesso di visitare in comodità con il treno tutte le principali città belghe: Gent, Bruges, Dinant e molto altro.  


L'esperienza come Au pair è stata bellissima e ho infatti intenzione di ripeterla, a renderla così speciale sono state sicuramente tutte le persone che ho conosciuto, dalla famiglia ospitante agli amici che ho incontrato. Mi ha permesso di viaggiare e scoprire un paese di cui conoscevo poco che mi ha sorpreso moltissimo. Consiglio caldamente a tutti di vivere questo tipo di esperienza e di trovare una famiglia ospitante disponibile come quella che ho conosciuto io, non abbiate paura di mettervi in gioco!

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