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Au Pair e disturbi alimentari - che fare?

Di JuliaTempo di lettura: 10 min.
Au Pair e disturbi alimentari - che fare?
Tutte le volte che ci mettiamo a dieta ci rendiamo conto di quanto il cibo sia importante e onnipresente, il centro per la maggior parte delle culture. Famiglie, amici, gruppi si ritrovano insieme per mangiare e socializzare; non è solamente il collante della società ma ci mantiene forti e in salute e allontanarsi dal cibo significa allontanarsi dalla vita sociale. Pensando a questo, ci possiamo rendere conto di quanto un disturbo alimentare possa influenzare la vita di chi ne è affetto. I disturbi sono inoltre molto complessi, poiché combinano problemi di salute - mentale e fisica -, vita sociale, scuola e lavoro e possono compromettere il futuro di una persona. Ma che cosa definisce un disturbo alimentare? Quali sono i sintomi? Chiariamo i punti più importanti insieme.
 
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Disturbi alimentari - definizione

Un disturbo alimentare è una problematica psicologica connessa a un comportamento alimentare disfunzionale che provoca conseguenze fisiche e mentali. Ci sono diversi tipi di disturbi alimentari. Più del 4% della popolazione mondiale è affetta da uno di questi tipi e, in genere, le donne sono più inclini a soffrirne rispetto agli uomini. I disturbi emergono solitamente nell’età della pubertà o verso i 20 anni. Non è esattamente la definizione di Au Pair? Dato che le Au Pair rientrano nella fascia di età a rischio, abbiamo voluto parlare di questa problematica durante il mese dedicato alla sensibilizzazione alla salute mentale. Se ti senti colpito dall’argomento, parlane con qualcuno, che sia la tua famiglia, i tuoi amici o la Famiglia Ospitante. Puoi anche consultare un dottore senza dirlo a nessuno. La cosa più importante rimane parlarne e non isolarsi. Speriamo che questo articolo possa dare non solo una definizione generica ma anche il coraggio per cercare aiuto.

Diversi tipi di disturbi alimentari

Quando si pensa ai disturbi alimentari, è immediato immaginarsi una persona estremamente magra che si rifiuta di mangiare ed è vero che alcune delle persone che soffrono di disturbi alimentari si fanno notare per la loro apparenza. Ma non è sempre così: le persone interessate possono apparire in tutte le forme e taglie. Descriveremo qui i sintomi dei disturbi più comuni. Spesso questi sono connessi a problematiche psicologiche come ansia, depressione e abuso di sostanze.

Anoressia nervosa

L’anoressia nervosa è uno dei disturbi più comuni. Le persone che ne soffrono sono riconoscibili per via dell’estrema magrezza che non possono nascondere in pubblica. Se ne sei affetto tutto il mondo girerà intorno al cibo: ridurre le calorie, perdere peso e la paura di apparire grasso sono le uniche cose a cui puoi pensare.
 
Gli esperti distinguono due tipi di anoressia nervosa. Se soffri di anoressia restrittiva, eviterai il cibo o ne ridurrai la quantità al minimo. Il tipo purgativo mette insieme episodi di alimentazione incontrollata e astensione dal cibo. In questo modo le persone non possono mantenere un peso salutare e non realizzano di danneggiare il loro corpo. Anche se pesi solo 30 kg, vorrai sempre dimagrire, dato che la percezione del tuo corpo è completamente compromessa. Nei casi peggiori l’anoressia può portare alla more.

Bulimia nervosa

La bulimia nervosa è molto simile all’anoressia di tipo purgativo. In entrambi i casi la persona assume molto cibo di cui poi vuole liberarsi il prima possibile, attraverso vomito auto-indotto, l’assunzione di lassativi o attività fisica estrema. La differenza tra i due tipi di disturbo sta nel peso: le persone affette da bulimia nervosa hanno un peso nella media, mentre gli anoressici sono sottopeso. Inoltre, è comune che le persone bulimiche definiscono la loro autostima tramite il peso: magro è meglio.

Disturbo da alimentazione incontrollata (Binge-eating)

Questo disturbo è più comune rispetto agli altri, anche se non è classificato come disturbo psicologico. Come per la bulimia nervosa, chi soffre di binge-eating ingerisce esagerate quantità di cibo in pochissimo tempo ma non se ne libera successivamente. Spesso chi ne è affetto si sente in colpa dopo questi attacchi, provando la sensazione di perdita di controllo. Se mangi in modo incontrollato almeno una volta a settimana per un periodo di tre mesi, allora potresti soffrirne e sarebbe consigliabile cercare aiuto.

Diagnosi

Al momento esistono due diversi manuali che possono essere utilizzati per diagnosticare un disturbo alimentare: il DSM-IV e l'ICD-10. Entrambi i manuali forniscono una lista con i sintomi che abbiamo trattato nell'ultima sezione. Raccomandiamo vivamente di consultare un medico che farà poi una diagnosi. Un medico o un terapeuta può interpretare i manuali e classificherà ogni tipo di comportamento. 
 
Ci sono comunque altre malattie che si traducono in sintomi molto simili a quelli che si avrebbero in un disturbo alimentare ma che hanno cause completamente diverse. Un medico può esaminare la salute generale per verificare se si soffre di qualsiasi altra malattia in modo da ottenere il trattamento giusto per ogni esigenza. 
 
Inoltre, ci sono più tipi di disturbi alimentari di quelli di cui abbiamo parlato prima. Ci sono sottogruppi e combinazioni di sintomi che richiedono un trattamento individuale e su misura per ottenere l'aiuto di si ha bisogno. 

Cause

Le problematiche della salute mentale sono molto complesse. Sia i geni che la personalità interferiscono con i fattori ambientali e tutti possono contribuire al benessere mentale o meno. Per questo motivo non è facile definire le cause dei disturbi alimentari. Le prossime sezioni ti daranno maggiori informazioni sulle potenziali radici biologiche, psicologiche e culturali del tuo problema. 

Cause biologiche

In passato, gli esperti hanno considerato i fattori ambientali come cruciali quando si trattava di sviluppare un disturbo alimentare. I ricercatori si sono concentrati principalmente sull'impatto psicologico delle relazioni sociali, sul potere delle immagini nei media e su tratti della personalità come il perfezionismo. Ma negli ultimi anni si sono focalizzati anche su fattori biologici e genetici. Purtroppo, non è stato identificato alcun gene di disturbo alimentare che potrebbe essere manipolato per curare le persone colpite. C'è ancora molta ricerca da fare. 

Cause psicologiche

I disturbi alimentari spesso vanno di pari passo con altri problemi mentali cronici. Se soffri di anoressia, bulimia o binge-eating, avrai una maggiore possibilità di sviluppare depressione, ansia, OCD (disturbo ossessivo compulsivo) e molti altri problemi che possono influenzare il tuo benessere. D'altra parte, se soffri già di uno dei problemi menzionati, seu a più alto rischio di avere un disturbo alimentare. Questo fatto dimostra che si dovrebbe cercare aiuto ogni volta che ci sentiamo in lotta sia mentalmente che fisicamente.
 
Inoltre, l'aver subito abusi sessuali in passato può essere un importante fattore scatenante. In questo caso i disturbi alimentari sembrano funzionare come un meccanismo di coping. Se hai avuto esperienze di abuso fisico o mentale, cerca di parlarne con qualcuno e fatti aiutare da un medico. 
 
Anche la famiglia può anche essere una causa di disturbi alimentari. Specialmente le giovani donne ambiziose, obbedienti e che hanno la tendenza a soddisfare i genitori, possono sviluppare l'anoressia nervosa. Secondo gli esperti questo deriva dal controllo esercitato dai genitori e dalla mancanza di incoraggiamento ad esprimere emozioni e a parlare dei propri problemi. Questo spesso si traduce in una dipendenza dalla famiglia che può essere compensata dalla sensazione di controllo attraverso la limitazione dell'assunzione di cibo. 
 
Un altro punto interessante è la percezione dell'isolamento sociale. La solitudine può causare stress, depressione e ansia. Il cibo può apparire come un conforto in questa situazione molto stressante. Questo può scatenare un'abbuffata. 
 
Inoltre, la pressione proveniente dai coetanei sembra essere un fattore che colpisce. Se integrata in una rete sociale che presta attenzione alla percezione corporea e all'ideale di un corpo magro, questo tipo di pressione sociale può dare un contributo significativo allo sviluppo di disturbi alimentari

Cause culturali

In molte culture la magrezza rappresenta l'immagine corporea ideale. Soprattutto nelle società occidentali, modelle magrissime, attori e personaggi pubblici sono incoraggiati ad essere snelli e programmi come Photoshop creano l'illusione di corpi a volte anche assurdamente magri che non hanno alcuna relazione con il modello reale. Questo può influenzare l'immagine corporea di un bambino e l'insoddisfazione se l'ideale non può essere raggiunto. 
 
Quando la perfezione è definita come un corpo magro, abitudini alimentari non sane possono avvicinare una persona all'ideale desiderato e possono causare gravi problemi. Tuttavia, i disturbi alimentari non si verificano solo nella società occidentale, dimostrando che un'immagine culturale del corpo perfetto non può essere l'unica causa.

Perché le Au Pair sono a rischio?

Ci sono diversi fattori di rischio che aumentano la possibilità di sviluppare un disturbo alimentare come il sesso, l'età e altre questioni psicologiche. Per riassumere: se sei una giovane donna, che soffre di solitudine e perdita di controllo sulla tua situazione, potresti essere a rischio. È interessante notare che questa descrizione si adatta perfettamente alla definizione di Au Pair.Au Pair è un'esperienza straordinaria che potrebbe portare all'isolamento sociale in un primo momento in quanto non si conosce nessuno nel nuovo ambiente oltre alla famiglia ospitante. 
 
Inoltre, la famiglia potrebbe avere una cultura del cibo diversa da quella a cui si è abituati. Forse mangiano cose che non si potrebbe mai immaginare di mangiare o non le piace quello che l’Au Pair cucina ai bambini. All'improvviso, il cibo diventa sempre più importante. Inoltre, potrebbe essere che la nuova cultura che si vuole esplorare si concentra molto di più sull'aspetto esteriore e non ci si è abituati. Forse le nuove persone che incontrate considerano anche la forma del vostro corpo come non desiderata e vi fanno sentire a disagio. 
 
Questo è il motivo per cui gli Au Pair devono prestare attenzione al rischio di un disturbo alimentare. Vediamo cosa puoi fare se l'hai già sviluppato.

Trattamento

Il trattamento dei disturbi alimentari comporta diverse terapie e un cambiamento nella dieta e nell'esercizio fisico. Il tipo di terapia dipende ovviamente dalla natura del disturbo alimentare e nella maggior parte dei casi viene applicata una combinazione di trattamenti. È vero che si può essere ricoverati in ospedale se si è già molto sottopeso, ma in generale il trattamento può avvenire in vari ambienti come cliniche diurne, gruppi e sessioni di terapia con uno psicoterapeuta. Alcune persone beneficiano dei vantaggi di una terapia comportamentale cognitiva in cui si ha la possibilità di rielaborare i propri pensieri con un terapeuta esperto. A seconda del paese in cui risiedete, le scelte di approcci diversi possono essere molto grandi, come la musicoterapia, l'arteterapia o la terapia ricreativa. 
 
In ogni caso, consigliamo sempre di parlare con qualcuno, che si tratti di amici e familiari a casa, della famiglia ospitante o di un medico. La buona notizia è: si può ottenere aiuto! Ma il primo passo è quello di parlarne. Ma ne varrà sicuramente la pena.

Consigli per Au Pair

Il nostro consiglio principale per le Au Pair è quello di rimanere in contatto con amici e la famiglia a casa e di creare un'atmosfera aperta e onesta con la famiglia ospitante. Se non ti piacciono le abitudini alimentari della tua famiglia ospitante, prova a parlarne con loro. Siate aperti e cercate supermercati dove potete trovare il cibo che vi piace. Se incontri altre ragazze alla pari o amici all'estero che hanno un’idea distorta di fisicità, cerca nuovi amici o cerca di affrontare l'argomento apertamente. Forse puoi anche condividere questo post e inviarlo loro per condividere il messaggio. Se ti senti isolato nella nuova famiglia, parlane! Non sei solo e la tua famiglia ospitante sarà più che felice di aiutarti con il tuo problema. La prevenzione è la soluzione migliore! 
 
Se soffri già di un disturbo alimentare prima di cominciare il soggiorno, rifletti bene se un'avventura di questo tipo potrebbe essere vantaggiosa in questo momento. Se pensi che questa esperienza possa aiutarti nella tua situazione, cerca di essere il più possibile aperto alla famiglia ospitante. Ti prenderai cura dei loro figli, il loro tesoro più importante nella vita. Quindi è necessario assicurarsi di potersi prendere cura di sé stessi prima di tutto. Se non sei sicuro al 100% di poter diventare Au Pair senza peggiorare la tua condizione, allora per favore ripensa al tuo piano. Considera che i bambini ospitanti ti ammireranno e che sarai per loro un modello di riferimento. Se vedono che sei in lotta col tuo stile di vita, potrebbero imitarsi e questo potrebbe causare ancora più problemi. In primo luogo, cercare aiuto. Quando avrai sotto controllo le fasi difficili di questo disturbo, un soggiorno alla pari potrebbe essere un'avventura assolutamente positiva.

Consigli per Famiglie Ospitanti

Come Famiglia Ospitante avete una grande responsabilità. Un giovane straniero che forse ha appena iniziato ad imparare la vostra lingua sarà vostro ospite. Dovete assicurarvi che si senta accolto e a suo agio a casa tua e che sia a conoscenza delle sue responsabilità. Può essere uno shock scoprire che l'Au Pair ha problemi con la sua alimentazione. Naturalmente la prima cosa a cui dovete pensare sono i vostri figli. Dal momento che un Au Pair è un modello di ruolo, i vostri bambini potrebbero imitare il suo comportamento e iniziare ad avere difficoltà con il mangiare. Naturalmente questa è l'ultima cosa che si desidera. Questo è il motivo per cui si dovrebbe affrontare l'argomento il più presto possibile. Ma si prega di tenere a mente che la pressione supplementare non renderà la situazione migliore. La situazione è già tesa, se l'Au Pair non mangia bene, quindi anche se siete delusi, preoccupati o arrabbiati, cercate di essere compassionevoli. Non è facile trasferirsi in un paese straniero e assumersi le proprie responsabilità, forse per la prima volta nella vita. Quindi assicuratevi di creare una buona atmosfera di lavoro e di vita e dire all'Au Pair che tenete a lei. 
 
È necessario riflettere se si desidera continuare il contratto con lei e questo dipende dalla sua condizione. Se sentite che non è più la candidata giusta, diteglielo in un'atmosfera tranquilla. Un'altra opzione è quella di accompagnarla da un medico, perché potrebbe essere difficile in una lingua straniera. In ogni caso, rispettate l'Au Pair: tutti lottano nella vita e tutti possono avere bisogno di aiuto.
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